Nel Wing Chun esiste da sempre una sorta di etichetta, che fa sì che i vari praticanti si relazionino tra loro usando dei nomi specifici. Il più famoso è sicuramente “Sifu”, che identifica il maestro, ma siamo sicuri di conoscere esattamente come funziona questa nomenclatura? Come dobbiamo chiamare il maestro, i compagni di allenamento e le altre figure della palestra?
Chi è chi…
Partiamo da una provocazione: se avete un maestro e lo chiamate Sifu, va bene, è corretto. Se poi incontrate un altro maestro, magari appartenente a alla stessa scuola, lo chiamate Sifu? Ma non è il vostro maestro!
Facciamo un po’ di chiarezza. Come sapete il mio maestro si chiama Sam Lau ed è quindi il mio Sifu. Un mio allievo si rivolgerà al mio Sifu chiamandolo SiGung, mentre un allievo di questo allievo lo dovrà chiamare SiDai Gung (o anche solo Gung). E così via via che l’albero genealogico si allunga (e garantisco che è lungo e complesso).
Fin qui tutto bene, direte voi, ma per comprendere bene la nomenclatura tradizionale dobbiamo analizzare la cosa anche in senso trasversale. Come chiamo i compagni di allenamento più giovani (per pratica) del mio Sifu? E quelli più anziani?
Ce n’è per tutti
È qui che entrano in gioco i termini Sisok e Sibak. Con la parola Sisok si definisce infatti il compagno di allenamento più giovane del mio Sifu: identifica quindi una persona che è all’interno della stessa generazione di pratica del Wing Chun, ma che ha meno esperienza del mio Sifu.
Stesso discorso per la parola Sibak, che identifica però un compagno di allenamento del mio Sifu che abbia più esperienza (che quindi studia e pratica da più tempo). I due termini sono usati anche per persone di sesso femminile.
Anche in questo caso abbiamo diverse ramificazioni, a seconda della generazione (Sibak Gung, Sisok Gung e così via), ma è bene limitare il campo per evitare confusione ulteriore.
C’è poi un intero sottobosco di nomi che si utilizzano per identificare i propri compagni di allenamento. Spesso si tende a generalizzare usando “Sihing”, ma non è sempre corretto.
Il mio “Sihing” è infatti una persona che ha più esperienza di me (Senior Student), che quindi sta “un po’ più in alto” del sottoscritto. Viceversa, il “Sidai” è una persona che studia e pratica da meno tempo, una sorta di fratello minore.
È opportuno segnalare che questi termini cambiano se abbiamo a che fare con una persona di sesso femminile. Il corrispettivo femminile di Sihing è Sijie, mentre quello di Sidai è Simui.
Conclusioni
Per rendere più semplice il tutto nelle scuole si tende a usare il termine Sihing per indicare un “componente della medesima scuola”. Tuttavia, se tendete bene l’orecchio potreste rendervi conto di tante piccole sfumature, che potrebbero aiutarvi a comprendere la gerarchia della scuola; se sentite un allievo che si rivolge a un compagno chiamandolo Sihing e riceve in risposta il termine Sidai, significa che è il compagno con meno esperienza.
Quando mi rivolgo a Silvio Gazzaniga, che mi ha consentito di conoscere il Maestro Sam Lau, uso l’appellativo “Sihing” e lui mi chiama “Sidai”. La stessa cosa è valida per i maestri delle altre scuole italiane che seguono ufficialmente il GM Sam Lau, di qualunque associazione; mi chiamano Sihing e io chiamo loro Sidai.
Sifu Furio Piccinini
E la stessa cosa è valida per gli altri termini che abbiamo visto in questo articolo: a volte basta ascoltare con attenzione per rendersi conto della gerarchia esistente in un’associazione, scuola o insieme di scuole. A proposito di Sifu, avete letto l’intervista al GM Sam Lau?
Post-scriptum
Se cercate informazioni sui vari modi di chiamare un maestro, sappiate che la realtà è molto più semplice di quanto possiate immaginare (o di quel che vogliono farvi credere). Sifu, Maestro, Istruttore, Master e così via sono tutti sinonimi. Chi gestisce una scuola e ha anche un solo allievo è un maestro, quindi un Sifu, un Master o quel che preferite. Tutto il resto è un’invenzione per giustificare magliette colorate e tariffe da capogiro.